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Legge di Bilancio 2025: principali novità e implicazioni fiscali


Legge di Bilancio 2025: principali novità e implicazioni fiscali

IntroduzioneLa Legge di Bilancio 2025, approvata in via definitiva dal Parlamento e in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, introduce una serie di modifiche rilevanti in materia fiscale e contributiva. Di seguito vengono esposte le principali novità, le aliquote e le agevolazioni previste.


1. Approvazione e riduzione degli scaglioni IRPEF

La riforma IRPEF riduce da quattro a tre gli scaglioni di reddito, con le seguenti aliquote:

  • 23% per redditi fino a 28.000 euro

  • 35% per redditi superiori a 28.000 e fino a 50.000 euro

  • 43% oltre i 50.000 euro

Confermati e resi permanenti, per i redditi di lavoro dipendente (ad eccezione delle pensioni) e per alcuni redditi assimilati con ammontare complessivo non superiore a 15.000 euro, l’aumento della detrazione ex art. 13 comma 1 lett. a) del TUIR da 1.880 a 1.955 euro e la modifica del trattamento integrativo.


2. Riduzione del cuneo fiscale e novità in busta paga

Dal 2025 la riduzione del cuneo fiscale assumerà una nuova forma:

  • Riconoscimento di un bonus per i lavoratori con reddito complessivo non superiore a 20.000 euro.

  • Ulteriore detrazione per chi ha un reddito tra 20.000,01 e 40.000 euro.

Per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 75.000 euro, è stato introdotto un riordino degli oneri detraibili attraverso un limite di spese agevolabili “onnicomprensivo”, salvo alcune eccezioni, parametrato al reddito e al numero di figli a carico. Sono escluse da questo nuovo sistema di calcolo tutte le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024, già ammesse a detrazione in più rate annuali.


3. Agevolazioni edilizie e riordino delle detrazioni

Gli interventi “edilizi” che godono delle agevolazioni fiscali (recupero del patrimonio edilizio, riqualificazione energetica, riduzione del rischio sismico, bonus mobili, superbonus) rimangono soggetti alle regole di detrazione precedenti per le spese già sostenute sino al 31 dicembre 2024. È stata, invece, operata una revisione delle detrazioni relative alle future spese, nel quadro del riordino generale degli oneri detraibili.


4. “IRES premiale” e disciplina sulle spese di rappresentanza

Viene introdotta, solo per il 2025, la cosiddetta “IRES premiale”, che riduce l’aliquota dal 24% al 20% sul reddito d’impresa dichiarato dalle società al verificarsi di determinate condizioni.

Nuovi requisiti anche per la deducibilità delle spese di rappresentanza e per gli omaggi, che dal 2025 saranno deducibili solo se sostenuti con versamento bancario o postale, o attraverso i mezzi di pagamento previsti dall’art. 23 del D.Lgs. n. 241/1997.


5. Fringe benefit e incentivi per investimenti

  • Fringe benefit: per il triennio 2025-2027, la soglia di non imponibilità viene innalzata a 1.000 euro per tutti i dipendenti, con un ulteriore incremento a 2.000 euro per i lavoratori con figli a carico.

  • Credito d’imposta transizione 5.0: estese le aliquote previste per il primo scaglione fino a 10 milioni di euro, consentendo cumulo con il credito ZES unica Mezzogiorno e con altre agevolazioni da fonti europee.

  • Stop al bonus investimenti beni immateriali 4.0: abrogato per il 2025, con anticipo al 31 dicembre 2024 della relativa scadenza.


6. Altre agevolazioni e nuove proroghe

  • Super deduzione per nuove assunzioni a tempo indeterminato prorogata per i periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027.

  • Credito sulle spese di consulenza per la quotazione delle PMI rinviato per i periodi 2025, 2026 e 2027.

  • Credito per investimenti nella ZES unica Mezzogiorno riconosciuto per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025.

  • Rideterminazione del costo fiscale di partecipazioni e terreni (agricoli ed edificabili) con imposta sostitutiva al 18% per i beni posseduti al 1° gennaio 2025.

  • Estromissione agevolata dei beni strumentali dell’imprenditore individuale riaperta fino al 31 maggio 2025, con effetto dal 1° gennaio 2025.

  • Retribuzioni convenzionali: i redditi dei lavoratori dipendenti che soggiornano all’estero per più di 183 giorni, pur rientrando settimanalmente in Italia, possono beneficiare di retribuzioni convenzionali.

  • Web tax: eliminata la seconda soglia dimensionale sui ricavi derivanti da servizi digitali realizzati in Italia.

  • Tassazione plusvalenze da criptovalute: 26% nel 2025 e 33% dal 2026.


Conclusione

La Legge di Bilancio 2025 si presenta come un intervento normativo articolato, che incide in modo significativo sulla fiscalità dei contribuenti italiani, sia a livello di imposte sui redditi sia in tema di incentivi e detrazioni. Le novità, che entreranno a regime nei prossimi mesi, richiedono un’attenzione particolare nella gestione della contabilità e degli adempimenti fiscali, con effetti rilevanti sul piano economico e gestionale.



FAQ

  1. Quali sono i nuovi scaglioni IRPEF?Gli scaglioni sono stati ridotti a tre: 23% (fino a 28.000 euro), 35% (28.000 - 50.000 euro) e 43% (oltre 50.000 euro).

  2. Chi può beneficiare delle detrazioni maggiorate ex art. 13 del TUIR?I lavoratori dipendenti, esclusi i pensionati, e alcuni titolari di redditi assimilati, con reddito complessivo non superiore a 15.000 euro.

  3. Come cambia il credito d’imposta per i beni immateriali 4.0?È stato abrogato per il 2025, anticipando la scadenza al 31 dicembre 2024.

  4. Cosa prevede la nuova IRES premiale?Per il solo periodo d’imposta 2025, l’aliquota IRES si riduce dal 24% al 20%, a condizione che si rispettino specifici requisiti.

  5. Qual è la soglia di esenzione per i fringe benefit?Per il triennio 2025-2027 la soglia è fissata a 1.000 euro per tutti i lavoratori, con incremento a 2.000 euro in presenza di figli a carico.

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