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Bonus Beni Materiali 4.0 nel 2025: tetto massimo di spesa e novità operative


Bonus Beni Materiali 4.0 nel 2025: tetto massimo di spesa e novità operative

Introduzione Lo Studio Romano & Associati illustra le principali novità riguardanti il credito d’imposta per gli investimenti in beni materiali 4.0 nel 2025. La recente normativa ha introdotto un limite di spesa complessivo, disciplinando l’accesso al beneficio secondo un ordine cronologico di presentazione delle comunicazioni. Di seguito, vengono esposti i punti più rilevanti e le istruzioni operative.


1. Tetto massimo di spesa e obbligo di comunicazione

L’art. 1 commi 445-448 della L. 207/2024 ha fissato un tetto massimo di spesa pari a 2,2 miliardi di euro per il credito d’imposta di cui all’art. 1 comma 1057-bis della L. 178/2020, relativo agli investimenti in beni materiali 4.0 effettuati dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 (o entro il 30 giugno 2026 se, entro il 31 dicembre 2025, esiste un ordine accettato dal venditore con versamento di acconti di almeno il 20% del costo di acquisizione).

Per garantire il rispetto del limite, le imprese dovranno inviare telematicamente al Ministero delle imprese e del Made in Italy (MIMIT) una comunicazione riportante l’ammontare delle spese sostenute e il credito d’imposta maturato, utilizzando il modello approvato dal DM 24 aprile 2024 (attuativo dell’art. 6 del DL 39/2024). Un prossimo decreto direttoriale del MIMIT fornirà eventuali aggiornamenti sulle modalità, i termini e i contenuti di queste comunicazioni.


2. Ordine cronologico di fruizione e sospensione del beneficio

Una volta ricevute le comunicazioni, il MIMIT trasmetterà all’Agenzia delle Entrate l’elenco delle imprese beneficiarie, indicando l’ammontare del credito d’imposta utilizzabile in compensazione mediante modello F24 (art. 17 del DLgs. 241/97). L’assegnazione avverrà secondo l’ordine cronologico di ricezione delle comunicazioni.

Al raggiungimento del limite di spesa (2,2 miliardi di euro), il MIMIT ne darà immediata comunicazione, sospendendo così l’invio di ulteriori richieste. Ciò significa che, una volta raggiunta la soglia disponibile, l’agevolazione non sarà più accessibile per eventuali investimenti successivi.


3. Esclusione per gli investimenti già “prenotati”

Gli investimenti in beni materiali 4.0 per i quali, entro il 31 dicembre 2024 (data di pubblicazione della L. 207/2024), risulti un ordine accettato dal venditore con acconto di almeno il 20% del costo di acquisizione, non sono soggetti al tetto di spesa. In tali casi, la nuova limitazione non trova applicazione poiché la “prenotazione” è stata effettuata precedentemente all’entrata in vigore della legge.


4. Misura del credito d’imposta

Resta invariata la misura dell’agevolazione stabilita dall’art. 1 comma 1057-bis della L. 178/2020, applicabile sia per il 2024 che per il 2025:

  • 20% per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro

  • 10% per la parte di investimenti compresa tra 2,5 e 10 milioni di euro

  • 5% per la parte di investimenti compresa tra 10 e 20 milioni di euro

Si evidenzia inoltre che, a partire dal 2025, non è più riconosciuto il credito d’imposta per gli investimenti in beni immateriali 4.0.


Conclusione

Il quadro normativo pone dunque un tetto alle risorse disponibili per il credito d’imposta relativo ai beni materiali 4.0, richiedendo alle imprese di presentare apposite comunicazioni al MIMIT. Le aziende interessate dovranno agire tempestivamente per non superare il limite di 2,2 miliardi di euro. Gli investimenti già “prenotati” entro il 31 dicembre 2024 non rientrano nella limitazione. È fondamentale monitorare le future disposizioni ministeriali e pianificare attentamente gli investimenti, affinché il credito d’imposta possa essere fruito in maniera corretta e nel rispetto della normativa vigente.



FAQ

  1. Quali imprese possono beneficiare del credito d’imposta beni materiali 4.0 nel 2025? Possono accedere al credito tutte le imprese che effettuano investimenti in beni materiali nuovi, indicati nell’Allegato A alla L. 232/2016, entro i termini previsti.

  2. Che cosa succede se la soglia di 2,2 miliardi di euro viene raggiunta prima del termine del 2025? Una volta raggiunta la soglia, il MIMIT comunicherà la sospensione dell’invio di nuove richieste, rendendo non più fruibile il credito d’imposta per le domande successive.

  3. Come si attesta la prenotazione entro il 31 dicembre 2024? È necessario che entro questa data risulti l’ordine accettato dal venditore e sia stato versato un acconto minimo pari al 20% del costo di acquisizione.

  4. Quanto tempo ho per completare l’investimento se ho effettuato la prenotazione? Gli investimenti prenotati (ordine accettato e acconto versato) entro il 31 dicembre 2024 possono essere conclusi entro il 30 giugno 2026 per beneficiare del credito d’imposta.

  5. Quali sono le aliquote per il credito d’imposta beni materiali 4.0? L’aliquota è del 20% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, del 10% per la parte di investimento compresa tra 2,5 e 10 milioni di euro e del 5% per la parte compresa tra 10 e 20 milioni di euro.


Studio Romano e Associati

Federico Romano

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